Un giro nel Giro - Scatti di Roberto Koch - Inaugurazione

Il Giro d’Italia negli anni ’90, dieci immagini in bianco e nero di Roberto Koch raccontano la competizione ciclistica italiana più famosa.

Koch ferma sul rullino la passione di atleti e tifosi, soffermandosi su momenti particolari, insoliti, spesso lontani dai riflettori, dandoci la possibilità di essere spettatori in prima fila di momenti passati di alcune delle più toccanti edizioni del Giro d’Italia degli anni Novanta

Lo sguardo di Koch è per tanti aspetti ingenuo, e riesce ad essere sorprendente e originale. All’epoca il ciclismo era per lui una dimensione poco conosciuta, perchè negli anni precedenti in suo impegno di fotografo era stato in ambito internazionale, scene di vita quotidiana

La mostra è realizzata in collaborazione e grazie a Leica Store Firenze, che ha concesso ad amblé la possibilità di esporre le foto.

La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni fino al 31/01/2018 – Ingresso libero

Roberto Koch, è editore, curatore, fotografo e organizzatore di eventi culturali intorno alla fotografia, nel cui campo agisce a livello internazionale da oltre 30 anni. Nel 1994 ha fondato la casa editrice Contrasto, specializzata in libri di fotografia con più di 400 volumi pubblicati, da cui ha avuto origine la Fondazione Forma per la Fotografia di Milano nel 2005, ed è stato anche fondatore dell’agenzia di Contrasto, la più importante struttura italiana di produzione fotografica d’autore, da cui escono molti dei più famosi fotoreporter italiani sulla scena internazionale. Koch si è avvicinato al mondo della fotografia intorno al 1981 con alcuni reportage su realtà sociali diverse e in contrapposizione, come quelle di Stati Uniti e Russia.
Ha fatto parte della giuria internazionale del World Press Photo nel 1996, 1997 e nel 1999. Nel 2003, insieme ad altre importanti personalità della fotografia internazionale, è stato membro della giuria del premio Henri Cartier-Bresson. Nel 2010 è stato invitato a far parte della giuria del Sony International Awards of Photography.

“La definizione di Cartier-Bresson, della fotografia come organizzazione e riconoscimento delle forme nel loro significato, rimane insuperata. Certamente l'istantanea è qualcosa che mi piace molto, un esercizio che dipende anche dalla capacità di prevedere, anticipare i gesti delle persone. (…) Delle persone mi interessa la possibilità di realizzare attraverso una certa composizione il significato di un momento”.
Brano tratto da intervista a Roberto Koch su https://www.nikonschool.it/sguardi/1/intervista.php