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Evento Bill Viola - Rinascimento elettronico Palazzo Strozzi

Bill Viola - Rinascimento elettronico

Arte, Mostra
Piazza degli Strozzi Firenze
Palazzo Strozzi

Scaduto

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In un percorso espositivo unitario tra Piano Nobile e Strozzina la mostra ripercorre – attraverso straordinarie esperienze di immersione tra spazio, immagine e suono – la carriera di Bill Viola, dalle prime sperimentazioni degli anni settanta fino alle grandi installazioni successive al Duemila.

Esplorando spiritualità, esperienza e percezione Viola indaga l’umanità: persone, corpi, volti sono i protagonisti delle sue opere, caratterizzate da uno stile poetico e fortemente simbolico in cui l’uomo è chiamato a interagire con forze ed energie della natura come l’acqua e il fuoco, la luce e il buio, il ciclo della vita e quello della rinascita.

Nella cornice rinascimentale di Palazzo Strozzi si crea soprattutto uno straordinario dialogo tra antico e contemporaneo attraverso un inedito confronto diretto delle opere di Viola con quei capolavori di grandi maestri del passato che sono stati per lui fonte di ispirazione e ne hanno segnato l’evoluzione del linguaggio.

Si celebra così la speciale relazione tra Bill Viola e Firenze. È qui infatti che l’artista ha iniziato la sua carriera nel campo della videoarte quando, tra il 1974 e il ’76, è stato direttore tecnico di art/tapes/22, centro di produzione e documentazione del video. Il rapporto di Viola con la storia e l’arte viene inoltre esaltato attraverso importanti collaborazioni con musei e istituzioni quali il Grande Museo del Duomo, le Gallerie degli Uffizi e il Museo di Santa Maria Novella a Firenze, ma anche con le città di Empoli e Arezzo.

Prezzo: € 12

GoGo dice su Evento

Bill Viola è unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi artisti del suo tempo, soprattutto per quanto riguarda la videoarte.

Nato a New York nel 1951, si forma alla Syracuse University dove studia arte con Jack Nelson e musica elettronica con Franklin Morris. Già all'inizio degli anni '70 inizia a realizzare videoarte, partecipando a collettive e lavorando anche per famosi artisti come Bruce Nauman e Nam June Paik. Le sue prime esposizioni a mostre internazionali risalgono al 1975, con opere alla Biennale dei giovani di Parigi e alla biennale del Whitney Museum of Art.

Caratteristica del lavoro di Viola è la totale immersività delle sue opere, di fronte alle quali gli spettatori si trovano ad essere coinvolti in un mix di immagini e suoni grazie anche all'impiego della tecnologia più avanzata. I video di Viola mirano infatti ad esplorare i fenomeni percettivi come strumenti per giungere ad approfondire l'autocoscienza. Focus del suo lavoro sono le esperienze universali dell'uomo, nascita, morte e le sue emozioni: la paura, il dolore, la gioia. L'assenza dell'uso del linguaggio verbale e l'assenza di riferimenti religiosi rendono le opere capaci di comunicare ad un pubblico universale oltre ogni credo o confessione, aspetti rispetto ai quali sia Viola che la moglie e curatrice Kira Perov dichiarano di essere interessati ad andare oltre.

Particolare il rapporto di Viola con Firenze, di cui l'esposizione a Palazzo Strozzi vuole essere in qualche modo una celebrazione. Viola risiede infatti per 18 mesi a Firenze durante gli anni '70, in qualità di direttore tecnico della produzione per Art/Tapes/22 uno dei propri studi di videoarte in Europa. E' in questo anno e mezzo di permanenza nella nostra città che Bill Viola stringe con Firenze un legame talmente profondo da non spezzarsi mai e da alimentare il desiderio di realizzare qui una propria mostra.

La mostra, frutto di oltre 2 anni di lavoro tra la Fondazione Palazzo Strozzi, Bill Viola e la moglie e curatrice Kira Perov, porta nella nostra città un'antologica che ripercorre tutta la storia artistica di Viola, dai primi lavori alle produzioni degli ultimi anni. Una selezione di opere che racconta una continua sperimentazione di linguaggi espressivi, e che traccia anche una storia dell'evoluzione tecnologica, elemento fondamentale nell'arte di Viola. Si va dalle riprese analogiche degli anni '70, con lavori che hanno richiesto complesse architetture e lavorazioni, agli schermi piatti ad alta risoluzione delle opere degli ultimi anni. Costante rimane il protagonismo dell'essere umano, del suo rapporto con le emozioni e gli elementi come l'acqua la terra, il latte, il sangue, il fuoco. Non a caso l'esposizione si apre e si chiude con due opere - The Crossing e Martyrs - che, in simmetrico dialogo, ripropongono proprio il rapporto tra l'essere umano e questi elementi. 

Altra caratteristica distintiva della mostra - che la rende assolutamente unica ed imperdibile - è il dialogo puntuale che le opere di Viola hanno con i capolavori rinascimentali che le hanno ispirate. Non più vago rimando ad un'iconografia che tanto ha dialogato con l'arte contemporanea nel tempo, ma puntuale rimando, attualizzato dalla reale presenza in mostra dei capolavori di Pontormo, Cranach, Masolino, Paolo Uccello, Andrea di Bartolo, fatti arrivare a Palazzo Strozzi perché potessero continuare una conversazione artistica che travalica il tempo e lo spazio. 

Anche Rinascimento Elettronico varca però lo spazio, pur ampio, di Palazzo Strozzi. Per l'occasione, alcune opere di Viola sarnano infatti collocate anche nel Battistero di San Giovanni, nel Grande Museo dell'Opera del Duomo, agli Uffizi e a Santa Maria Novella, ad Empoli e ad Arezzo.

Palazzo Strozzi
Indirizzo: Piazza degli Strozzi, Firenze 50123

Telefono: 055 264 5155

Sito web: http://www.palazzostrozzi.org/

Contatti dell'evento

Sito web: http://www.palazzostrozzi.org/mostre/bill-viola/




Gli eventi non sono organizzati da GoGoFirenze ma sono comunicati alla redazione o recuperati da fonti pubbliche attendibili. GoGoFirenze non è responsabile della correttezza delle informazioni né fornisce informazioni o prenotazioni, se non diversamente specificato.