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L’ultima Fashion Night di Pitti Uomo ieri sera al Grand Hotel Baglioni

L’ultima Fashion Night di Pitti Uomo ieri sera al Grand Hotel Baglioni

Sabato 11 Gennaio 2020 Ore 09:54

FIRENZE- Una serata suggestiva in cui l'arte gastronomica e la creatività della moda si sono fuse con la bellezza della città in occasione della chiusura della Fashion Week fiorentina, una delle più importanti al mondo. L’evento esclusivo quest’anno aveva per titolo “Contaminazioni - West Meets East”, per raccontare il fenomeno globale delle influenze orientali e occidentali che si uniscono. La confluenza spontanea e contraddittoria di queste prospettive opposte si traduce in un sofisticato incontro culturale, creando una visione stimolante che hanno provato a interpretare sia i modelli presentati dagli stilisti della LABA, sia i piatti elaborati dallo chef Richard Leimer del B Roof.

“E’ ormai una piacevole abitudine salutare la settimana della moda fiorentina con l’appuntamento della LABA, la scuola fiorentina che il prossimo anno compirà 20 anni -ha detto in apertura di serata la Vicesindaca Cristina Giachi- la formazione è il lavoro più bello del mondo, sopratutto in un ambito stimolante come quello dei talenti artistici. Questa serata si accende nel connubio tra arte e moda, forse i codici espressivi più caratteristici del nostro tempo. Il tema di stasera Contaminazioni è quanto di più attuale di possa sintetizzare della nostra società multiculturale, ormai un dato di fatto. Grazie alla LABA per avere scelto questa categoria in una città dal carattere forte, ma che da sempre vive di contaminazioni, perché tradizionalmente accogliente”.

L'appuntamento, alla sua quarta edizione, nasce dalla collaborazione tra la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze e la kermesse Moda@Baglioni e intende mostrare tutto il potenziale di un territorio in cui si coltivano giovani talenti. “Ci auguriamo che la nostra Fashion Night sia sempre più l’appuntamento di chiusura della settimana della moda in un hotel che sin dagli anni ‘60 offre i suoi spazi alla presentazione delle nuove collezioni -ha spiegato Renzo Masini, direttore commerciale del gruppo Carattere Toscano, proprietario del Grand Hotel Baglioni- Quest’anno sono 40 i brand della moda che hanno scelto di essere nostri ospiti in concomitanza con i saloni della Fortezza da Basso”.

La serata era rigorosamente a numero chiuso e su invito, rivolta ad ospiti influenti del settore moda, stampa e alle istituzioni. Evento centrale la sfilata di alcuni modelli che indossavano le creazioni per lo più di studenti asiatici del terzo anno di corso Fashion della LABA, coordinati dalla professoressa Cristina Cacioli. Conduttrice della presentazione la giovane giornalista Giulia Ghizzani.

“Si chiude stasera una buona edizione di Pitti Immagine Uomo -ha dichiarato a conclusione della serata Alberto Scaccioni, segretario generale del Centro di Firenze per la Moda Italiana- questa città continua a essere al centro della migliore offerta e della migliore domanda di moda. La nostra sfida è continuare a essere innovativi e accoglienti, come solo lo stile e la tradizione fiorentini sanno esprimere”.

Contaminazioni Oriente-Occidente negli abiti degli studenti, nei piatti proposti dallo chef Richard Leimer, negli infusi proposti dallo sponsor della serata, l’Officina de' Tornabuoni, marchio fiorentino specializzato nella creazione di prodotti naturali dedicati alla cura della pelle.

“Da cento anni la posizione del Baglioni -ha concluso la serata il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani- offre uno sguardo bellissimo su questa città. Stasera il grand hotel insieme alla LABA sintetizza in un evento la qualità della moda e del design, con attenzione e amore per la cultura e la tradizione di Firenze. Il senso della formazione è fortemente radicato in una città in cui fu Cosimo de’ Medici a volere fortemente la fondazione della prima Accademia, chiamando a guidarla tra gli altri lo stesso Filippo Brunelleschi”.

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