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Evento Perché si dice bischero? La palla della Cupola è caduta davvero? E in Via del Corno che c'è? (ITINERARIO LIBERO NON GUIDATO) Piazza San Giovanni

Perché si dice bischero? La palla della Cupola è caduta davvero? E in Via del Corno che c'è? (ITINERARIO LIBERO NON GUIDATO)

All'aperto, Itinerario
Piazza San Giovanni Firenze
Piazza San Giovanni

Scaduto

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Itinerario Libero Non Guidato

Curiosi?
Questo breve e inusuale itinerario risponderà a tutte le vostre domande. E allora... leggete, sorridete e andate alla scoperta della città! A Firenze, si sa, ne vale sempre la pena.  

Periodo ideale: sempre

N° tappe: 3

Km totali: 650 m.

Durata prevista: 30 min.

La palla caduta
Il 17 Gennaio del 1601, durante un violento temporale, una saetta centrò la palla in rame dorato, posta sulla sommità della Cupola del Brunelleschi, facendola precipitare a terra. La palla di 18 quintali, fusa dal Verrocchio, cadde a terra da 110 metri, coinvolgendo nella caduta numerosi elementi architettonici quali marmi, mattoni e pietre. Il frastuono fu così forte che molti fiorentini, noncuranti del temporale, si precipitarono impauriti a vedere cosa era successo.

La maggior parte della popolazione attribuì l'accaduto a l'intervento di Satana che avrebbe voluto colpire la croce issata sulla palla, simbolo della religiosità fiorentina.
Per questo l'anno successivo, a restauro terminato, il Cardinale Alessandro di Ottaviano dei Medici, in accordo con il Granduca Ferdinando I, fece inserire nei bracci della Croce alcune reliquie chiuse in piccole scatole di piombo, appellandosi alla protezione celeste . Con la scritta latina ad repellendum fulminum impetus la sfera dorata fu di nuovo collocata sulla sommità della cupola.

Per oltre due secoli, la palla rimase al suo posto nonostante fosse stata ancora colpita dai fulmini. Nel 1859, alla protezione divina si aggiunse quella di Benjamin Franklin con l'invenzione del parafulmine. Grazie anche a questa invenzione, la bellissima sfera è ora definitivamente in sicurezza.

Le autorità della città vollero lasciare un segno dell'evento, murando sul selciato un marmo tondo nel punto preciso dove la palla cadde.

Da vedere:
il tondo che si trova dietro l'abside della cattedrale, lato Via dell'Oriuolo

Un appellativo prettamente Fiorentino
Attraversiamo la Piazza e ci fermiamo sull'angolo di Via dell'Oriuolo.
Qui, all'angolo del bel palazzo edificato nel XVII sec. dall'architetto Gherardo Silvano per ordine della famiglia Guadagni, è presente una lapide con scolpito “Canto dei Bischeri”. I Bischeri erano una famosa e ricca famiglia fiorentina, proprietaria di case e botteghe situate nelle Vie del Proconsolo e dell'Oriuolo, con estensione fino alla piazza del Duomo.
Siamo sul finire del Duecento quando il Comune di Firenze progetta la costruzione della nuova cattedrale in luogo di Santa Reparata, ormai troppo piccola per le pretese di una città in piena espansione urbana e culturale. L'ambizioso progetto prevede l'acquisto di vasti terreni limitrofi all'area e, in quel perimetro, si trovano le case dei Bischeri.
La famiglia, allettata dalla possibilità di sfruttare al massimo la situazione favorevole, rinuncia costantemente alle offerte che di volta in volta il Governo Fiorentino mette sul piatto, rilanciando cifre superiori. 
Di fronte a questa situazione, il Comune decide di ridurre il progetto escludendo molte delle proprietà dei Bischeri.
Una successiva ordinanza ad hoc finirà per espropriare le altre case rimaste in cambio di un'irrisoria quantità di fiorini.
Per i Bischeri fu una sconfitta morale ed economica e, bersagliati dall'ironia popolare per la loro stoltezza, lasciarono la città dirigendosi all'estero.
Con il tempo però la fortuna girò a loro favore e, arricchiti e titolati, fecero ritorno a Firenze cambiando però il loro nome. Non più Bischeri, ma Guadagni, nome che probabilmente si dettero per indicare la loro rivincita.
Bischero è oggi sinonimo di ingenuo, stolto, sprovveduto, sciocco, ma i Fiorentini hanno sempre pronunciato questa parola simpaticamente, sotto una veste spiritosa tutt'altro che offensiva.

Da vedere: 
all'angolo di Piazza Duomo con Via dell'Oriuolo osservare il Palazzo Guadagni e la lapide del Canto dei Bischeri

Sicurezza innanzitutto
Immettiamoci ora nella Via del Proconsolo e percorriamola tutta fino a Piazza San Firenze. Proseguiamo in Via dei Leoni e svoltiamo a sinistra in Via del Corno. 
Quante volte abbiamo richiamato i nostri bambini a non sporgersi dalla finestra per il rischio di cadere in strada?
Ebbene, questo problema fu risolto dalla Famiglia Stiattesi nel Palazzo Cinquecentesco di Via del Corno. Sulla facciata sotto il marcapiano, alla base di un finestrone a sesto tondo, gli Stiattesi fecero aprire una finestrella munita di inferriata in ferro battuto, sporgente ed arrotondata. Questa soluzione consentì ai bambini di osservare tutto quello che accadeva in strada senza alcun pericolo e garantiva, ai loro genitori, la massima tranquillità.

Da vedere:
la finestra dei bambini posta al primo piano del palazzo di Via del Corno n.3

GoGo dice su Evento

Un breve itinerario libero (non guidato) nel pieno centro storico di Firenze all'insegna di curiosità e modi di dire che caratterizzano la nostra città. Siamo in Piazza San Giovanni e ci spostiamo, poi, nelle vie limitrofe alla scoperta di alcuni episodi che hanno segnato Firenze e i fiorentini. 3,2,1, partiamo! 

Piazza San Giovanni
Indirizzo: Piazza San Giovanni, Firenze 50123




Gli eventi non sono organizzati da GoGoFirenze ma sono comunicati alla redazione o recuperati da fonti pubbliche attendibili. GoGoFirenze non è responsabile della correttezza delle informazioni né fornisce informazioni o prenotazioni, se non diversamente specificato.