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Contro ogni dittatura Firenze ricorda la Notte dei Ponti: 4 agosto 1944

Contro ogni dittatura Firenze ricorda la Notte dei Ponti: 4 agosto 1944

Venerdì 02 Agosto 2019 Ore 14:44

Palazzo Pitti ed il Giardino di Boboli ad ingresso gratuito, una speciale esposizione del grande cartone preparatorio del ‘Dittatore folle’, tela a tecnica mista del pioniere dell’Art Nouveau Galileo Chini: sono le iniziative organizzate dalle Gallerie degli Uffizi in occasione del 4 agosto, ricorrenza della drammatica Notte dei Ponti del 1944, quando l’esercito del Reich in ritirata da Firenze fece esplodere tutti i collegamenti sull’Arno della città, tranne Ponte Vecchio.

Memoria di una ferita ancora viva nel corpo della città, e nello stesso tempo monito simbolico contro dittature e guerre, questa apertura straordinaria ad ingresso libero è sottolineata dall’allestimento, nell’Anticamera degli Staffieri della Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti, del colossale cartone preparatorio del Dittatore folle del fiorentino Galileo Chini (2,40x4,53 metri), che resterà esposto per tutto il mese di agosto. 

L’opera fu realizzata nel 1939, un anno dopo la visita di Adolf Hitler a Firenze, nel periodo in cui il Führer invadeva la Polonia: nella sua allucinata espressività, essa si costituisce come un manifesto lucido e brutale di quella situazione storica, e testimonia l’impegno e il tormento dell’artista nei confronti degli orrori della guerra appena cominciata.

A corredo di questa iniziativa, nel corso della giornata verranno organizzate visite-focus guidate da specialisti del Museo, dedicate al ‘Dittatore folle’ ed anche al ‘Vaso di Fiori’ di Jan van Huysum, il dipinto trafugato dai nazisti nel 1944 e restituito dalla Germania poche settimane fa, dopo 75 anni.

Questi approfondimenti, gratuiti ed offerti in lingua italiana, si terranno alle 11 per quanto riguarda il Dittatore folle (ce ne sarà anche uno il giorno prima, alla stessa ora). Alle 16, il comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri di Firenze, Maggiore Lanfranco Disibio, illustrerà il ‘Vaso di Fiori’ ed il suo recupero insieme al direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.

La Notte dei Ponti, in cui la Wehrmacht distrusse alcuni degli angoli più belli del cuore di Firenze, è stato uno degli innumerevoli episodi bui dei quali si è reso protagonista il Terzo Reich, fortunatamente sconfitto al termine della seconda guerra mondiale. Ma come testimoniano recenti episodi di cronaca, non solo in Germania, a distanza di tanti anni il fenomeno dei tentativi di rinascita del nazismo non è mai veramente morto - spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt – l’unica arma per relegare definitivamente questa mostruosità della storia nella tomba del passato è la promozione e la diffusione della cultura e della memoria: e questa speciale giornata, resa ancor più viva dall’esposizione del Dittatore folle di Galileo Chini, vuole assolvere simbolicamente proprio a questa funzione”.

Grazie all’apertura gratuita speciale i visitatori potranno ammirare gratuitamente, oltre alle collezioni permanenti dei musei di Palazzo Pitti, anche quattro esposizioni temporanee, due in Palazzo Pitti, due nel giardino di Boboli. Negli spazi della reggiasono in corso due mostre: ‘Romanzo breve di moda maschile’, organizzata in collaborazione con Fondazione Pitti Immagine discovery, che porta alla Galleria del Costume trent’anni di storia del fashion style per uomo; e ‘Omaggio a Cosimo. Una biografia tessuta’, per celebrare i cinquecento anni dalla nascita di Cosimo I de’ Medici, con gli sfarzosi arazzi che raccontano episodi della sua vita in Sala Bianca e in sala delle Nicchie.

A Boboli sono installate le grandi sculture polimorfiche del britannico Tony Cragg, uno degli esponenti di spicco nel panorama dell’arte contemporanea. Nella Limonaia, è allestita la mostra ‘Costruire un capolavoro: la Colonna Traiana’ : attraverso reperti d’epoca romana e ricostruzioni moderne i visitatori possono comprendere le tecniche di costruzione di questo miracolo dell’ingegneria civile dell’antichità, e ripercorrere il viaggio dei colossali blocchi marmorei che lo compongono, dalle cave di Luni fino al porto di Roma percorrendo 200 miglia marine, e poi risalendo il Tevere fino alla capitale. 

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