Passando per via del Proconsolo all'altezza del Palazzo del Bargello, noterete sulla sede stradale due ampi cerchi metallici concentrici.
Essi
indicano l'ubicazione di una delle quattro
torri di guardia a forma cilindrica
che sovrastava le mura nei pressi della porta principalis Dextra a
est del decumano maggiore. Essa faceva parte della prima cerchia di mura innalzata
fra il 15 e il 30 a.c.,poco dopo la fondazione della città da parte
dei legionari di Giulio Cesare avvenuta all'incirca nel 59 a.c.
Rivestita di pietraforte (pietra presente in abbondanza
nel territorio), aveva un diametro di circa cinque metri che gli
conferiva una assoluta stabilità e resistenza.
Le mura erano costruite con mattone pieno, poggiavano
su basi di calcestruzzo e misuravano circa otto metri di altezza con
uno spessore di due. Correvano lungo un perimetro di circa 1800 mt.,
con lati di 400x500 metri, formando una superficie interna di circa
20 ettari.
La
Città Romana aveva forma quadrangolare
con quattro porte principali orientate verso i quattro punti
cardinali.
La direttrice Nord- Sud era tracciata dal cardo maximus che partendo dalla porta settentrionale (Porta còntra aquilonem o Porta Praetoria) situata all'altezza dell'attuale Borgo San Lorenzo angolo Via Cerretani, terminava alla porta meridionale (Porta decumana) l'attuale Via Calimala angolo via Calimaruzza .
La direttrice Est-Ovest era tracciata dal decumano maximus che partendo dalla porta orientale (Porta principalis dextra) in via del Proconsolo angolo Borgo degli Albizzi, terminava alla porta occidentale (Porta principalis sinistra), in via Tornabuoni angolo Via Strozzi.
I due tracciati si incrociavano al centro dell'area della città (l'attuale Piazza della Repubblica), dove sorgeva il foro (Urbis del forum), il mercato ed il tempio, nel quale veniva venerata la triade Giove Giunone e Minerva.
La colonna di granito che si erge su un lato delle piazza, testimonia il punto di incontro fra il cardo ed il decumano, l'esatto centro della Florentia Romana.
La
colonna che era presente anche in età Romana, probabilmente
rivestita in marmo, prese le sembianze attuali nel 1431 quando fu
sormontata da una statua
rappresentante l'abbondanza,
scolpita da Donatello.
Dopo poco meno di tre secoli la statua crollò a terra
per deterioramento.
Ne fu scolpita una nuova nel 1722 da Giovan Battista
Foggini che rimase in loco fino allo sventramento del centro della
città durante il periodo di Firenze capitale.
Trascurata, spostata e accantonata nei periodi
successivi, la statua trovò dimora nell'anno 1956 nella sede
centrale della Cassa di Risparmio di Firenze in Via Bufalini dove è
tutt'ora visibile.
Nella piazza attualmente si trova una copia realizzata
nello stesso anno dallo scultore Mario Moschi.
Vale
però la pena accennare ad una curiosità relativa alla storica
colonna.
Durante il periodo dell'antico centro, nel cuore del
mercato vecchio, la colonna aveva sulla sua parte superiore una
piccola campana posta per avvisare i cittadini dell'inizio e la
chiusura del mercato, mentre sulla parte inferiore era fissata una
campanella con due catene ed un collare che serviva a mettere alla
gogna i commercianti disonesti che ingannavano i cittadini e gli
insolventi che non pagavano i debiti.
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